Investire in vino è una buona idea? Come funzionano gli investimenti in vino? Quanto è possibile guadagnarci nel 2023? Se vuoi conoscere le risposte a queste domande, continua a leggere.
Quella del vino è una delle tante possibilità quando si vuole diversificare il proprio portafoglio di investimenti, anche nell’ottica di proteggersi dall’inflazione o dalla crisi economica.
Tuttavia, prima di prenderla in considerazione seriamente bisogna chiedersi se investire in bottiglie di vino sia davvero una buona idea o meno.
Inoltre, è pensiero comune che per avvicinarsi ad un prodotto particolare come il vino, ci sia bisogno di possedere conoscenze ben specifiche, o addirittura essere un enologo. In realtà , come vedremo, non è così.
Difatti, investire in vino non richiede nessun certificato particolare, né un capitale iniziale elevato. Inoltre, nonostante comporti dei rischi come tutti gli investimenti, il potenziale di profitto nel tempo è molto promettente.
Tuttavia, queste poche frasi non bastano ad esaurire l’argomento. Quindi, per esserti di aiuto, nell’articolo che segue ti spiegherò come fare per investire in vino e quali sono le conoscenze necessarie per imboccare questa strada.
Inoltre, ti mostrerò anche dove è possibile acquistare bottiglie di vino online, e come investire in aziende vinicole quotate in borsa. Infine, valuteremo anche la redditività ed i rischi connessi a tale operazione.
ModalitĂ di investimento in vino
Iniziamo la nostra guida elencando le diverse modalitĂ che ti permettono di investire in vino. Queste possono essere suddivise in tre categorie.
1. Acquisto di bottiglie da far invecchiare
La prima, e più semplice, consiste nell’acquistare una bottiglia (o una cassa), conservandola in un ambiente adatto per qualche anno. Quindi, attendere che il valore del vino acquistato salga per poi rivenderlo, traendone un profitto.
Questa possibilitĂ non richiede investimenti di partenza troppo elevati. Infatti, si parte dalle centinaia di euro fino ad arrivare a cifre a tre zeri.
2. Investimento in vino “en primeur”
Il secondo modo per investire in vino è denominata en primeur. Consiste nell’acquistare questa deliziosa bevanda quando non è stata ancora imbottigliata, ed è quindi conservata solamente nelle botti.
Una giuria di giornalisti e critici addetti all’assaggio assegnerà poi un valore di mercato al prodotto, che di solito, aumenta negli anni.

Quindi, muovendoti in questo modo, stai acquistando un vino che, molto probabilmente, vedrà aumentare il suo valore una volta imbottigliato. Tuttavia, comporta un capitale di partenza più oneroso rispetto all’acquisto della semplice bottiglia da far invecchiare.
Inoltre, sappi che per il periodo che va dall’invecchiamento all’imbottigliamento, il vino viene conservato dal produttore. Di solito, questo arco di tempo dura circa due anni.
3. Investimento in azioni di societĂ vinicole
Infine, esiste anche una terza via per investire in vino. Ovvero: comprare azioni relative ad aziende vinicole.
In tal caso, stiamo parlando di un tipo di investimento completamente diverso dai precedenti. Infatti, le variabili in gioco sono dettate soprattutto dal mercato azionario. Tuttavia, può risultare altrettanto profittevole e vantaggioso.
Investire nel vino: conoscenze necessarie
Per iniziare ad investire nel vino, di certo è necessario quantomeno un po’ di intuito.
Se sei un amante del vino, conosci le regioni di produzione ed hai familiaritĂ con il suo mercato, parti sicuramente avvantaggiato. In caso contrario puoi sempre avvalerti del supporto di specialisti del settore.
Passando ad alcune nozioni specifiche, sappi che tra i principali vini da investimento ci sono quelli della Borgogna, che sono noti per la qualità , il gusto, la tradizione e la bassa offerta in relazione all’enorme domanda, ed i Bordeaux. Questi sono entrambi transalpini.
Del resto, guardando le classifiche dei vini più costosi del mondo, non è difficile notare il dominio della Francia.
Inoltre, sappi che il vino adatto per gli investimenti è caratterizzato da alcune caratteristiche specifiche. In primis, la qualità , che non si limita ad una sola annata, magari fortunata, ma che ha una storia alle spalle lunga decenni se non secoli.
Altro fattore importante da tenere a mente quando si investe in vino, è come esso viene conservato. Quindi, informati sempre se questo processo avviene nella maniera corretta. In caso contrario, la sua qualità ed il sapore potrebbero risultare alterati.
Infine, dato che si tratta di un prodotto da collezione, devi anche sapere a quanto ammonta la sua disponibilitĂ sul mercato.
Vale anche la pena sapere che i vini possono essere assicurati. Questo ti garantisce la tranquillità sui fondi investiti. Tuttavia, l’assicurazione genera costi aggiuntivi.
Lo stesso discorso vale per lo stoccaggio in condizioni adeguate, che preserva le tue bottiglie da numerosi rischi, ma che implica la collaborazione con un intermediario.
Concludendo, ricorda sempre che stiamo parlando di un investimento che darà i suoi frutti in un arco di tempo esteso. Infatti, solo dopo alcuni anni potrai ricavare il tuo profitto. Del resto, più a lungo conserviamo il vino, più alto è il tasso di rendimento.
Investimento in vino: dove acquistarlo
Se hai deciso di investire nel vino, hai tre scelte per acquistare le tue preziose bottiglie. La prima possibilità è quella di recarti direttamente ad una cantina che produce vino di qualità .
Il secondo modo, uno dei più utilizzati, è quello di avvalerti dei distributori che offrono lo stoccaggio nei loro magazzini. Un esempio è l’azienda inglese Berry Bros. & Rudd, che ha una tradizione secolare. Tuttavia, anche in Italia ci sono molte aziende che offrono questo servizio.
Il terzo modo è partecipare a un’asta di vini. In questo caso, una delle migliori piattaforme è CataWiki (qui trovi il sito ufficiale).
Si tratta di un sito che funge da mercato e casa d’aste incentrato su oggetti da collezione e da investimento. Infatti, su questo portale troverai opere d’arte ed antiquariato, pietre preziose ed appunto alcolici rari come il vino e il whisky.

CataWiki dispone di esperti per ogni categoria di prodotti trattati. Il loro compito è di certificare, elencare, descrivere e classificare ogni oggetto nel modo corretto.
Per accedere alla piattaforma devi creare un account (clicca qui). Dopodiché, devi solo trovare la bottiglia che ti interessa e partecipare all’asta.
La scelta qui è molto ampia ed i prezzi possono essere molto allettanti. Inoltre, hai l’opportunità di scoprire la storia e le recensioni del venditore.
Sulla tua schermata ti apparirà l’andamento dell’asta, il costo di spedizione nella tua città e tutte le altre informazioni necessarie.
Il pagamento può essere effettuato tramite bonifico bancario, carta (Visa, MasterCard, American Express) e sistemi di pagamento online come iDEAL, Bancontact, Giropay.
Infine, sappi che potrai utilizzare Catawiki anche per vendere le tue bottiglie.
Investimento in vino tramite le azioni
Se sei interessato ad investire in vino, puoi anche prendere in considerazione il mercato azionario.
Infatti, ci sono diverse aziende vinicole quotate in borsa. Le più grandi aziende si trovano negli Stati Uniti (E&J Gallo, Constellation Brands), in Francia (Castel Frères, Pernod-Ricard), ma anche in Australia (Tresaury Wine Estate) e in Argentina (Grupo Peñaflor).
Questo è un modo indiretto, ma comunque efficace di investire sul vino. Infatti, i tuoi rendimenti saranno legati ai risultati economici delle aziende vinicole che avrai aggiunto al tuo portafoglio.

Per iniziare ad investire sulle aziende vinicole puoi affidarti ad eToro. Si tratta di un broker online che offre ai suoi clienti condizioni molto favorevoli per il trading di azioni (le commissioni sono bassissime).
Inoltre, permette investimenti in frazioni di azioni a partire da 10 dollari. Se poi vuoi provare ad investire in aziende vinicole senza correre rischi, prova il conto demo gratuito da 100.000 dollari.
Vediamo adesso quali sono i produttori di vino globali che troverai su eToro:
- Constellation Brands: azienda fondata negli anni ’40, che importa e vende vino, birra ed altre bevande alcoliche, operando nei mercati statunitense, canadese, italiano, messicano e neozelandese;
- Pernod-Ricard: un’azienda francese che si occupa della produzione e della vendita internazionale di bevande alcoliche, vino compreso, da quasi 50 anni;
- Diageo: produttore britannico di bevande alcoliche, attivo anche nel marketing e nelle vendite.
Investire nel vino conviene?
Facciamo il punto della situazione cercando di capire se e quanto investire nel vino conviene.
Iniziamo con il dire che investire in vino è un’ottima scelta per diversificare il portafoglio. Questo perché il suo mercato è poco correlato con quello azionario o obbligazionario. Inoltre, trattandosi di un prodotto fisico, il vino riesce a conservare il suo valore anche a fronte di inflazione o crisi economica.
Facendo un esempio pratico, durante la pandemia di COVID-19, gli investimenti in vino sono stati tra i più stabili, ed il 2020 è stato addirittura un anno particolarmente buono per questo mercato. Tale fattore lo si può riscontrare anche tramite i dati raccolti dal Liv-ex.
Liv-ex è un’agenzia che monitora in tempo reale l’andamento del prezzo del vino in tutto il mondo.
Nello specifico vediamo il grafico relativo al Liv-ex 1000, l’indice che tiene traccia di 1.000 vini provenienti da tutto il mondo, dove si legge come il 2021 è stato un anno estremamente positivo per coloro che hanno investito in vino.

Del resto, un vino accuratamente selezionato e ben conservato offre la possibilità di ottenere un rendimento abbastanza soddisfacente, soprattutto se si è disposti ad attendere diversi anni dopo l’investimento inziale, quando la bottiglia è “invecchiata” e quell’annata è divenuta più rara da reperire.
Infatti, trattandosi di un prodotto destinato al consumo ed allo stesso tempo limitato, l’offerta sarà sempre inferiore alla domanda.
Se poi si investe en primeur la possibilità di ottenere un rendimento alto è ancora più elevata. Tuttavia, anche i rischi sono maggiori.
Per finire, bisogna ricordare che, anche se la conservazione e assicurazione del vino comporta spesso costi aggiuntivi, il profitto della rivendita non è tassato (a condizione che sia conservato per almeno 6 mesi). Tale fattore rende davvero interessante investire in vino.
Investire nel vino: i rischi
Pur offrendo molti vantaggi, investire in vino non è un’operazione esente da rischi. Questi possono essere diversi.
In primo luogo, la bottiglia sulla quale si è investito potrebbe rivelarsi di scarsa qualità , fattore riscontrabile solo dopo l’apertura della bottiglia stessa. Se il vino è già sulla tavola dell’acquirente, molto probabilmente non farà mancare il suo legittimo disappunto.
Se ciò dovesse accadere, non c’è altro da fare che assumersi la responsabilità dell’errore e rendere una nuova bottiglia di vino (dello stesso tipo o molto simile) all’acquirente.
Altro rischio che si corre nell’investire in vino è quello di cader vittima di una frode. Infatti, come per tutti i mercati, non mancano coloro che cercano di spacciare vino contraffatto o scadente per vino di alta qualità .
Il modo più efficace per proteggersi da tale rischio è quello di affidarsi solo a rivenditori certificati che non offrono spazio a dubbi sulla loro onestà .
Investire in vino: domande e risposte frequenti
Si tratta di un tipo di vino di alta qualitĂ , conservato in condizioni adeguate e prodotto in quantitĂ limitate. Questi fattori influenzano il suo valore ed il potenziale aumento del prezzo futuro.
Puoi decidere di comprare vino già imbottigliato e rivenderlo dopo qualche anno oppure investire en primeur, cioè, comprare il vino prima che venga imbottigliato. Quest’ultimo metodo comporta più rischi ma anche un tasso di rendimento più elevato. Puoi comprare direttamente dal vigneto o da un distributore che ti fornirà anche un magazzino per conservare il vino. Ci sono anche case d’asta online dove è possibile acquistare vino. Una delle migliori è CataWiki, dove esperti controllano ciò che viene messo in vendita e si trovano davvero ottime occasioni.
Il mercato del vino è estremamente stabile ed il valore del vino da investimento aumenta quasi sempre nel tempo. Inoltre, investire nel vino può aiutare a proteggere parte del capitale dall’inflazione e dalle crisi economiche. L’indice dei vini Liv-ex 1000 segnala che il rendimento del vino non ha avuto cali nemmeno durante gli anni della recente pandemia. Inoltre, il profitto della rivendita è esente da tasse.
Il rischio maggiore è che il vino risulti rovinato al momento dell’apertura della bottiglia (alcune cantine offrono in tal caso la sostituzione delle bottiglie). Inoltre, non è da sottovalutare il rischio di incontrare truffatori che provano a vendere vino contraffatto. Tuttavia, sappi che i vini di lusso sono assicurabili.