Se cerchi i migliori ETF uranio sul mercato sei nel posto giusto!
In questa guida scopriamo cosa sono gli ETF uranio, come funzionano e quali sono quelli più interessanti che puoi trovare su Borsa Italiana.
Innanzitutto, però, faremo un breve excursus sul mercato dell’uranio, così da capire se vale la pena investire su questa materia prima nel 2023. Sei pronto? Iniziamo!
ETF Uranio: informazioni riassuntive
📖 Cosa sono? | Fondi indicizzati che investono in società che estraggono, lavorano e ritrattano l’uranio |
🔝 Quali sono i migliori su Borsa Italiana? | Global X Uranium UCITS ETF; HANetf Sprott Uranium Miners UCITS ETF |
📈 Dove negoziarli? | Degiro, eToro o XTB |
Un’introduzione al mercato dell’uranio
L’uranio è un elemento presente in natura. Si tratta di un metallo bianco-argenteo, tossico e radioattivo, che trova impiego come combustibile nei reattori nucleari e nella realizzazione di armi nucleari.
Questa risorsa, soprattutto negli ultimi anni, è stata oggetto di crescente interesse da parte delle grandi potenze mondiali. Risulta infatti necessaria per il funzionamento delle centrali nucleari. I più grandi consumatori di uranio sono attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Russia, la Cina, la Corea del Sud e l’Ucraina.
Il suo consumo negli anni è aumentato, ma crescerà ancora moltissimo, in quanto nel prossimo decennio si prevede la costruzione di oltre 100 centrali nucleari nel mondo.
Sempre più paesi stanno accelerando il loro sforzo verso il passaggio al nucleare, sia per soddisfare la crescente domanda di energia, sia per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dall’agenda delle Nazioni Unite entro il 2030.

A causa di interessi politici, molte grandi aziende coinvolte nel business dell’uranio sono di proprietà statale. Tuttavia, ne esistono anche numerose quotate in Borsa, sulle quali è possibile investire tramite un ETF sull’uranio.
ETF uranio: cosa sono e come funzionano
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono dei fondi legati ad un indice di mercato, che vengono negoziati in borsa come normalissime azioni. Esistono ETF azionari, obbligazionari o legati ad una o più materie prime.
Nel caso degli ETF uranio, si tratta di fondi che investono in un paniere diversificato di aziende legate all’industria dell’uranio. Ovvero si tratta di società che estraggono, lavorano e ritrattano l’uranio.
Principalmente la produzione di uranio è concentrata nei seguenti paesi: Canada, Australia, Kazakistan, Stati Uniti e Regno Unito. Infatti, le aziende contenute negli ETF che analizzeremo, hanno sede proprio in queste nazioni.
Investendo in un ETF sull’uranio hai la possibilità di ottenere un’esposizione indiretta al prezzo di questa materia prima, senza doverla acquistare direttamente. Infatti, se il prezzo dell’uranio aumenta, anche i profitti delle aziende che lo lavorano aumenteranno.
Gli ETF uranio possono essere acquistati e venduti tramite tutti i maggiori broker europei, come Degiro, eToro, XTB o Fineco. Alcuni di tali ETF sono quotati anche presso Borsa Italiana.
Migliori ETF uranio Borsa Italiana
Vediamo subito gli unici due ETF uranio quotati su Borsa Italiana e sulle altre borse europee, acquistabili tramite Degiro. Per quelli quotati negli Stati Uniti sarà invece necessario passare per un broker americano.
1. Global X Uranium UCITS ETF
Il Global X Uranium UCITS ETF USD Accumulating (ISIN: IE000NDWFGA5) replica l’indice Solactive Global Uranium & Nuclear Components. Tale indice investe in società globali operanti in alcuni ambiti dell’industria dell’uranio, come estrazione, raffinazione, esplorazione e fabbricazione di attrezzature destinate all’industria dell’uranio, tecnologie correlate alla medesima o produzione
di componenti nucleari.
Questo ETF include i grandi nomi nel mercato dell’estrazione dell’uranio tra cui Kazatomprom, Cameco, Paladin Energy, Uranium Energy, NexGen Energy e Denison Mines. I paesi maggiormente rappresentati nell’ETF sono Canada, Australia, Stati Uniti, Giappone e Corea Del Sud.
L’ETF è stato lanciato nel 2022 ed ha ancora una capitalizzazione di mercato piuttosto ridotta. Ha una politica di accumulazione dei dividendi e dei costi di gestione pari allo 0,65% annuo.
Lo trovi quotato anche sulla borsa di Milano e puoi acquistarlo tramite vari broker, tra cui Degiro, che è il più conveniente in assoluto in quanto a commissioni.
2. HANetf Sprott Uranium Miners UCITS ETF
HANetf Sprott Uranium Miners UCITS ETF Acc (ISIN IE0005YK6564) replica l’indice North Shore Sprott Uranium Miners. Tale indice investe in società globali attive nell’industria dell’estrazione e raffinazione dell’uranio, oppure in aziende ed entità che detengono uranio fisicamente, pur non avendo alcun ruolo nella sua estrazione.
L’ETF garantisce un’esposizione più diretta all’uranio stesso, e permette una replica più fedele del prezzo della materia prima. Infatti, vengono escluse le società coinvolte nella costruzione di centrali nucleari, o quelle con un ruolo più marginale nell’industria dell’uranio. Un 13% dell’ETF è invece destinato allo Sprott Physical Uranium Trust, fondo che investe direttamente in uranio fisico.
Anche questo ETF è stato lanciato nel 2022 ed ha una capitalizzazione quasi doppia a quella del precedente. La politica sui dividendi è di accumulazione, ed i costi annuali sono pari allo 0,85% del capitale investito
Lo trovi quotato anche sulla borsa di Milano e puoi acquistarlo tramite vari broker, tra cui Degiro, che è il più conveniente in assoluto in quanto a commissioni.
Global X Uranium ETF (borsa americana)
Oltre ai due ETF uranio listati su Borsa Italiana, vale la pena menzionarne un altro che rappresenta il più importante in assoluto sul mercato americano, ovvero il Global X Uranium ETF, negoziabile tramite il broker eToro.
Si tratta di un ETF molto simile al primo che abbiamo analizzato. L’indice di riferimento, in questo caso è il Solactive Global Uranium & Nuclear Components Total Return Index.
Inoltre c’è da sapere che questo ETF è quotato in dollari, esiste sin dal 2010 ed ha una capitalizzazione di mercato molto ampia (1,4 miliardi di dollari). Lo trovi su eToro: puoi acquistarlo sia tramite il conto reale, che quello demo.
Investire in uranio tramite azioni: un’alternativa
Essendosi l’attenzione globale spostata sulle energie rinnovabili a basse emissioni, nonché su eventuali alternative più economiche al gas russo, l’Italia, così come la Germania ed il Regno Unito, hanno ricominciato a parlare di nucleare.
Proprio per questo motivo investire in società che hanno la licenza di costruire reattori nucleari di ultima generazione in Europa e in produttori di uranio, potrebbe rappresentare un investimento proficuo sul lungo periodo (si parla di 5-10 anni).
Nell’immagine qui sotto trovi le 5 più grandi società per numero di reattori costruiti. La prima è stata rilevata dallo stato Francese per insolvenza, la seconda ha sede in Russia e la terza negli Stati Uniti.

Di seguito, indichiamo anche alcune delle società che potrebbero avere un ruolo predominante nella realizzazione di nuove centrali e in generale nel settore nucleare:
- Cameco – Uno dei principali produttori di uranio, dal punto di vista finanziario registra oltre 1,4 miliardi di dollari di liquidità ed investimenti a breve termine. La società ha anche 1 miliardo di dollari di credito non utilizzato. Con una forte riserva di liquidità, c’è margine per investimenti in progetti di sviluppo e crescita. Inoltre, la società ha 455 tonnellate di riserve minerarie accertate;
- Uranium Energy – È una società di estrazione ed esplorazione dell’uranio con sede negli Stati Uniti. Le azioni dell’UEC sono aumentate di quasi il 52% da settembre 2021 ad aprile 2022. Tuttavia, il titolo ha subito una forte correzione dai massimi storici di $ 5,80 ai livelli attuali di $ 3,2. Potrebbe quindi essere un buon entry point;
- General Electric – GE Hitachi Nuclear Energy (GEH) è un produttore di reattori all’avanguardia. Fondata nel giugno 2007, GEH è un’alleanza nucleare creata da General Electric e Hitachi. Con l’invecchiamento degli impianti nucleari e l’aumento della domanda mondiale di energia, GEH offre servizi per l’adattamento dei vecchi impianti, nonché la manutenzione per prolungare la vita degli impianti stessi. Ad oggi, tale società ha realizzato ben 64 reattori nucleari nel mondo.
Tutte le azioni di queste imprese possono essere acquistate su eToro, uno dei broker online più diffusi e famosi al mondo per acquistare azioni in società quotate in borsa, sfruttando le commissioni ridotte.
Conviene investire in ETF uranio?
Attualmente la produzione di uranio tocca le 59 mila tonnellate all’anno, mentre la domanda si attesta sulle 77 mila. Questo gap viene per ora colmato attraverso il riciclo dei depositi di uranio e dei materiali per fabbricare armi e bombe termonucleari. Tuttavia, nel corso dei prossimi 5-10 anni queste fonti secondarie termineranno.
Inoltre, come già detto, la domanda stessa di uranio è destinata ad aumentare, a causa del crescente interesse globale nei confronti dell’energia nucleare.
Considerando che Il 40% dell’uranio mondiale proviene dalla Russia, dal Kazakistan e dall’Uzbekistan, gli attuali problemi geopolitici rischiano di ridurre ulteriormente l’offerta di questa materia prima e di portare ad un aumento dei prezzi.
Questo potenziale squilibrio tra la domanda e l’offerta di uranio, potrebbe significare un’enorme opportunitò di investimento per chi decide di acquistare oggi un ETF sull’uranio.