Cerchi informazioni sui migliori ETF platino? Sei nel posto giusto!
Il platino è un metallo prezioso, raro e resistente, utilizzato nella gioielleria, nell’odontoiatria e anche nell’industria chimica e automobilistica.
Si tratta di una materia prima molto amata dagli investitori, e di fatto esistono numerosi metodi per investire nel platino, ma uno dei più semplici e convenienti è quello di acquistare un ETF platino fisico, o un ETC sul platino.
In questo articolo scoprirai cosa sono gli ETF sul platino, come funzionano, quali sono le loro principali caratteristiche, ma anche quali sono i migliori ETF/ETC sul platino disponibili su Borsa Italiana e come acquistarli nella pratica.
Migliori ETF platino Borsa Italiana
Vediamo subito quali sono i migliori ETF ed ETC sul platino disponibili su Borsa Italiana e sulle altre borse europee. Puoi acquistare ciascuno di questi ETF grazie al broker online Degiro, che risulta uno dei più convenienti in assoluto per l’investimento in ETF.
Nella pratica ti basterà copiare l’ISIN dell’ETF prescelto nella barra di ricerca di Degiro, scegliere la borsa su cui vuoi acquistarlo (in questo caso, Borsa Italiana) e piazzare il tuo ordine.
1. WisdomTree Physical Platinum
Il più grande ETF sul platino tra quelli quotati sulle borse europee (e su Borsa Italiana) è WisdomTree Physical Platinum, con ISIN JE00B1VS2W53 e Ticker PHPT, anche conosciuto con il nome ETFS Platinum. Tale strumento finanziario replica il prezzo a pronti del platino in dollari statunitensi.
Il fondo esiste dal 2007, ha un patrimonio gestito di circa 388 milioni di euro ed un costo di gestione annua pari allo 0,49%. Prevede la detenzione fisica del metallo prezioso, quindi abbiamo a che fare con un ETF platino fisico.
Questo ETF platino può essere acquistato tramite il broker Degiro con commissioni bassissime. Per aprire un conto gratis o per maggiori informazioni clicca qui.
2. Xtrackers Physical Platinum EUR Hedged ETC
L’Xtrackers Physical Platinum EUR Hedged ETC, con codice ISIN DE000A1EK0H1 e Ticker XAD3, è un ETC sul platino che ha la caratteristica di possedere una copertura valutaria in euro. Questo significa che l’ETF non subirà gli sbalzi tra euro e dollaro, ma sarà solo ed esclusivamente soggetto alle variazioni di prezzo del platino.
Il fondo esiste dal 2010, non è molto grande (45 milioni di euro) e ha dei costi di gestione annua pari allo 0,75%. Il metodo di replica, anche in questo caso, è di tipo fisico, quindi l’ETF investe direttamente sul metallo prezioso.
Puoi acquistare l’Xtrackers Physical Platinum anche su Borsa Italiana, ed il modo più conveniente per farlo è tramite il broker Degiro, che applica una commissione fissa di 2 + 1 euro. Questo significa che per un acquisto pari a 1000 euro, pagheresti 3 euro di commissioni, il che è praticamente imbattibile.
L’iShares Physical Platinum ETC, con ISIN IE00B4LHWP62 e Ticker SPLT, è un ETF platino fisico molto economico, quotato sulla borsa inglese e su quella tedesca. Replica il prezzo a pronti del platino in dollari statunitensi.
Il fondo è nato nel 2011, ha una capitalizzazione un po’ ridotta (circa 88 milioni di euro) ed un costo annuo di gestione estremamente basso, pari allo 0,20%. Come detto la replica è fisica totale, quindi l’ETF detiene fisicamente il metallo prezioso.
L’ETF è emesso da BlackRock, la maggiore casa di gestione al mondo, e una quota dell’ETF è pari ad appena 13 euro, rendendone facile lo scambio anche per chi vuole effettuare piccoli investimenti. Puoi acquistare questo ETF platino tramite il broker Degiro, cliccando qui.
4. ETF platino leverage
Il WisdomTree Platinum 2x Daily Leveraged, con ISIN JE00B2NFV134, è il più famoso ETC platino con la leva, ed è disponibile anche su Borsa Italiana.
Permette di assumere un’esposizione a leva (2X) sul Dow Jones-UBS Platinum Subindex, un indice che replica l’andamento del prezzo del platino. La valuta di contrattazione di questo metallo prezioso, come di tutte le materie prime, è il dollaro statunitense.
Ricorda quindi che, nonostante l’ETC sia quotato presso la borsa di Milano in euro, l’investitore italiano è comunque esposto al rischio di cambio euro/dollaro.
La replica è ovviamente sintetica tramite swap garantito da collaterale e lo strumento finanziario è sicuramente adatto a chi è fortemente convinto nell’aumento di prezzo del platino nel breve periodo. Puoi acquistarlo tramite il broker Degiro, cliccando qui.
ETF platino: cosa sono
Gli ETF (exchange-traded fund) sono dei fondi di investimento a gestione passiva, che hanno la finalità di replicare un indice di riferimento e che sono quotati in borsa con le stesse modalità di azioni ed obbligazioni.
Gli ETF platino sono quindi dei fondi di investimento che replicano in qualche modo l’andamento del platino. Possono farlo tramite una replica fisica, cioè comprando direttamente il metallo vero e proprio, oppure tramite una replica sintetica, ovvero comprando o vendendo contratti di futures o opzioni sul platino.
Gli ETF sul platino sono molto amati dai trader, che li utilizzano per effettuare speculazioni di breve periodo sulla materia prima. Ecco quindi che sono nati negli ultimi anni anche degli ETF platino short, ovvero degli ETF che guadagnano quando il prezzo della materia prima scende.
Inoltre ci sono degli ETF platino a leva, cioè dei fondi che reagiscono in modo più intenso alle variazioni di prezzo del palladio aumentando i potenziali guadagni (ma anche le potenziali perdite) dei trader.
Ma gli ETF sul platino non vengono utilizzati solamente dai trader: anche moltissimi investitori con ottica di lungo periodo, convinti che il prezzo del platino sia destinato a salire nei prossimi anni a causa della forte domanda, inseriscono nel loro portafoglio degli ETF o ETC sul platino.
ETF platino e ETC platino: le differenze
Quando si parla di investimento in platino, è importante ricordarsi che nella maggior parte dei casi si avrà a che fare con ETC piuttosto che con ETF (almeno nelle borse europee).
Secondo le regolamentazioni dell’Unione Europea, non si può costituire un ETF sul platino, dato che gli exchange-traded funds dovrebbero avere un maggior grado di diversificazione, e non possono investire soltanto in un unico bene come il platino.
Per questo, il platino è principalmente disponibile nei paesi europei tramite gli exchange traded commodity (ETC), strumenti finanziari interamente basati sull’andamento del prezzo delle materie prime.
Gli ETC replicano passivamente la performance della materia prima o degli indici di materie prime a cui fanno riferimento, hanno costi di gestione molto bassi e sono negoziati in tutte le principali borse europee, proprio come gli ETF.
Tuttavia, a differenza degli ETF, gli ETC sono note bancarie e non dei fondi. Ciò vuol dire che l’ETC è simile ad un’obbligazione senza cedola, a lunghissima scadenza, il cui rendimento è correlato all’andamento di una materia prima, oppure ad un indice di materie prime.
In ogni caso è possibile trovare anche dei veri e propri ETF sul platino, dato che la regolamentazione di alcuni paesi, come la Svizzera, permette il lancio di ETF su una materia prima. Anche fuori dall’Unione Europea, nelle borse internazionali, è assolutamente possibile trovare ETF che investono solo ed esclusivamente sul platino.
Conviene investire in ETF platino?
Da sempre presente sul pianeta, il platino è uno dei metalli più difficili da estrarre per via della sua scarsità: si trova spesso nei depositi alluvionali, mescolato con altri metalli preziosi come l’oro, in granuli nella sabbia o in giacimenti di nichel o rame, da cui deve essere separato con appositi processi chimici.

Dall’aspetto bianco-argentato, è un metallo estremamente duttile e malleabile, resistente alle alte temperature e alla corrosione. Grazie alle sue caratteristiche, non presenti in altri metalli nobili, viene largamente impiegato in vari settori industriali: in gioielleria, nella realizzazione di attrezzi da laboratorio, in odontoiatria, nell’industria chimica e nei dispositivi anti-inquinamento delle automobili.
Oltre alla domanda industriale, il platino è molto richiesto come forma di investimento, utilizzato come copertura e protezione dall’inflazione e dalla deflazione. Nel corso degli anni, il suo valore si è dimostrato piuttosto stabile nel lungo periodo.
In molti lo considerano come un bene rifugio e lo associano all’oro, ma in realtà, a differenza di quest’ultimo, il platino è molto correlato con l’industria e quindi risente particolarmente dei periodi di crisi economica e calo della domanda industriale.
Sia nella grande crisi economica del 2008-2009, sia in corrispondenza della crisi mondiale del 2020 causata dall’emergenza Covid-19, il platino ha perso gran parte del suo valore, per poi dare vita ad un parziale recupero, che però non lo ha ancora riportato sui livelli massimi del marzo 2008.
Inoltre, più del 75% dell’offerta di platino nel mondo, proviene dal Sud Africa e dalla Russia. Ciò significa che la situazione politica in entrambe le nazioni e le loro relazioni con il resto del mondo, ma in particolare con gli Stati Uniti e la Cina, ha un significato vitale. Qualsiasi tipo di problema geopolitico, tariffe o restrizioni commerciali potrebbe avere una grande influenza sul prezzo del platino.
In ogni caso, diversi analisti ritengono che il platino potrebbe essere protagonista di un nuovo trend positivo nel 2023 e nei prossimi anni. I presupposti sono i seguenti:
- Il platino è 30 volte più raro dell’oro e in esaurimento; la sua scarsità può essere uno dei principali motivi per un potenziale rialzo nel breve e nel lungo periodo.
- Le case automobilistiche potrebbero aumentare le quantità impiegate di questa materia prima, andando a diminuire l’utilizzo di palladio, che è un suo sostituto e risulta attualmente molto più costoso.
- In generale, la ripresa post-crisi dell’industria automotive potrebbe trainare l’aumento di domanda del platino, creando uno squilibrio con l’offerta, e quindi facendo aumentare il prezzo del metallo.
Inoltre, considerando il fatto che il recupero ai livelli pre-crisi non è ancora avvenuto, possiamo sicuramente aspettarci un guadagno anche importante investendo in ETF sul platino.
Sebbene il futuro sia imprevedibile, potrebbe essere una buona idea investire in ETF platino per diversificare il proprio portafoglio di investimento, magari affiancandolo a posizioni sull’oro e su altri metalli preziosi. In ogni caso, ti consiglio di non esagerare e di non impiegare mai oltre il 5% del tuo capitale in ETF platino.