Migliori ETF obbligazionari 2023: come funzionano e quali scegliere

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etf obbligazionari

Gli ETF obbligazionari sono dei fondi che investono in un paniere diversificato di obbligazioni, e dovrebbero ricoprire un ruolo fondamentale nel portafoglio di ogni investitore consapevole.

Ne esistono varie tipologie, classificabili in base alla durata delle obbligazioni sottostanti, alla categoria di enti che le emettono, alla qualità del credito, alla valuta di emissione o ad altri fattori intrinseci all’ETF stesso.

Nel presente articolo voglio spiegarti per filo e per segno tutto ciò che c’è da sapere su questa tipologia di prodotti finanziari, presentandoti i vantaggi, gli svantaggi, le principali caratteristiche, e le differenze che esistono tra le varie categorie di ETF obbligazionari.

Ma soprattutto, ti mostrerò quelli che a mio avviso rappresentano i migliori ETF obbligazionari del 2023, spiegandoti come acquistarli nella pratica grazie al broker Degiro oppure tramite eToro.

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Migliori ETF obbligazionari

Gli ETF obbligazionari sono davvero tantissimi, e non risulta facile selezionarne un numero ristretto, ma ho comunque deciso di presentarti quelli che reputo essere i più universalmente validi e adatti al più ampio numero di investitori per l’anno 2023. Vediamoli insieme.

1. iShares Core US Aggregate Bond ETF

Iniziamo con l’iShares Core US Aggregate Bond ETF (AGG), che è un ETF quotato sulla borsa statunitense, e rappresenta l’ETF obbligazionario più ampio, conosciuto e negoziato al mondo. Lo trovi qui.

Rappresenta a mio avviso il miglior ETF obbligazionario in quanto investe sulla totalità dei bond emessi in dollaro, sia dal governo americano, che dalle aziende.

In questo periodo purtroppo le obbligazioni in euro offrono dei rendimenti molto bassi, spesso addirittura negativi, mentre invece quelle in dollari permettono ancora di ottenere dei guadagni.

Questo ETF ha una capitalizzazione enorme, in quanto gestisce asset per una totalità di ben 85 miliardi di dollari, ed ha costi di gestione annua pari ad appena lo 0,04%. Rappresenta un ottimo candidato per aumentare la diversificazione e diminuire il rischio di un portafoglio prevalentemente azionario.

Puoi acquistarlo tramite il broker eToro, sia tramite il conto reale, sia tramite il conto demo, che puoi aprire per esercitarti ad investire e fare trading senza mettere a rischio il capitale. Puoi aprirlo qui.

*Il 74% degli investitori individuali perde denaro facendo trading di CFD con questo fornitore. Dovresti considerare se puoi permetterti il rischio elevato di perdere i tuoi soldi.

2. iShares Core Global Aggregate Bond EUR Hedged

L’iShares Core Global Aggregate Bond UCITS ETF EUR Hedged (Acc), con ISIN IE00BDBRDM35 e Ticker AGGH, rappresenta un’altra soluzione particolarmente apprezzata dagli investitori europei per aggiungere un’esposizione alle obbligazioni nel loro portafoglio utilizzando un unico ETF. Puoi acquistarlo sulla borsa di Milano tramite il broker Degiro.

Si tratta di un ETF obbligazionario globale, che replica le obbligazioni emesse dai mercati emergenti e sviluppati di tutto il mondo, sia governative che corporate. Include quindi al suo interno sia titoli emessi in dollaro, sia in euro, sia in altre valute.

Tuttavia presenta una copertura valutaria in euro: questo significa che investendo in questo ETF obbligazionario non sarai soggetto al rischio di cambio.

Il fondo è stato creato nel 2017, ma ha già un’ottima capitalizzazione di mercato, superiore all’1,3 miliardi di euro. La politica sui dividendi è di accumulazione, il domicilio del fondo è in Irlanda ed i costi annui di gestione sono pari allo 0,10%.

Se vuoi investire con un unico ETF nel mercato obbligazionario globale, questo è lo strumento finanziario che fa per te, dato che include al suo interno ben 11.000 titoli.

Tuttavia tieni presente che i rendimenti attesi per questo ETF sono inferiori rispetto all’US Aggregate Bond, dato che le obbligazioni americane, pur presenti nel Global Aggregate Bond, risultano in quest’ultimo diluite da titoli europei e giapponesi con cedole decisamente più basse.

D’altro canto, questo ETF obbligazionario risulta più stabile e meno volatile, grazie alla maggiore diversificazione e alla copertura valutaria in euro. Puoi acquistarlo tramite Degiro.

3. Xtrackers Global Government Bond UCITS ETF 5C

L’ETF Xtrackers Global Government Bond UCITS ETF 5C (ISIN LU0908508731, Ticker XG7S) è un altro fantastico ETF obbligazionario globale, con una grossa differenza rispetto al precedente: investe soltanto nelle obbligazioni governative dei paesi sviluppati, evitando quelle aziendali.

Questo ETF include titoli di Stato di tutti i Paesi sviluppati del mondo (principalmente Stati Uniti, Giappone, Europa, Canada e Australia) e di tutte le possibili scadenze (1, 3, 5, 7, 10, 15, 20, 25 e 30 anni).

Non presenta alcuna copertura valutaria, quindi espone l’investitore europeo ad un certo rischio di cambio. Tuttavia, risulta comunque molto stabile, grazie alla sicurezza degli emittenti.

Ha dei costi di gestione annua pari allo 0,20%, e puoi acquistarlo tramite il broker online Degiro, anche sulla borsa di Milano.

ETF obbligazionari: come funzionano

Molti investitori si chiedono come funzionano gli ETF obbligazionari. Questi strumenti finanziari, infatti, risultano tutt’altro che di facile comprensione. Dovrebbero rappresentare un investimento sicuro, ma il loro valore fluttua continuamente, e chi li acquista può anche subire una perdita. Com’è possibile?

Innanzitutto, c’è da dire che gli ETF obbligazionari funzionano in modo diverso rispetto alle obbligazioni singole.

Questo è il funzionamento di ogni obbligazione: tu presti i tuoi soldi ad un’azienda, ad uno Stato o a qualche altra istituzione, e quest’ultima si impegna a garantirti degli interessi periodici, più il rimborso del capitale a scadenza.

Nel caso degli ETF obbligazionari la questione è un po’ più complessa, dato che l’ETF non scade mai e non esiste una data in cui il capitale ti verrà rimborsato ed il tuo investimento finirà.

Puoi vendere le tue quote dell’ETF quando vuoi, ma fino a quando non lo fai, l’investimento continua. I gestori del fondo sostituiranno di continuo le obbligazioni scadute con quelle di nuova emissione, in modo che la vita dell’ETF proseguirà a tempo indeterminato.

Anche gli ETF obbligazionari, come le singole obbligazioni, offrono all’investitore il pagamento di una cedola costante. La cedola può essere in alcuni casi distribuita periodicamente all’investitore (nel caso degli ETF obbligazionari a distribuzione), oppure reinvestita automaticamente nell’ETF stesso (nel caso degli ETF obbligazionari ad accumulo).

etf obbligazionari come funzionano

Dato che si tratta di strumenti quotati in borsa, e quindi soggetti alle normali forze di domanda e offerta, gli ETF obbligazionari risultano sottoposti ad una certa volatilità.

Il valore di un ETF obbligazionario aumenta e diminuisce ogni giorno in base al valore delle obbligazioni che lo compongono. Queste fluttuazioni possono comportare anche delle perdite per l’investitore, cosa che invece sarebbe impossibile nel caso dell’acquisto di una obbligazione singola detenuta fino a scadenza.

Le oscillazioni possono dipendere da diversi fattori, tra cui ad esempio: dubbi sulla stabilità dell’emittente, variazione dei tassi da parte delle banche centrali, paura sui mercati, cambiamenti delle previsioni sull’inflazione futura etc.

Tipologie di ETF obbligazionari

Quelle che abbiamo visto sopra sono caratteristiche comuni a tutti gli ETF obbligazionari. Ora invece è giunto il momento di fare un passo avanti ed entrare più nello specifico, per comprendere meglio quelle che sono le differenze tra le varie tipologie di ETF obbligazionari disponibili sul mercato.

ETF obbligazionari governativi

Gli ETF sui cosiddetti government bond altro non sono che fondi contenenti al loro interno un ampio numero di obbligazioni governative, ovvero titoli di Stato, diversificati in base a scadenza e Paese emittente.

Tutti gli ETF con dicitura “sovereign”, “government” o “treasury” sono ETF obbligazionari governativi, quindi non risulta difficile riconoscerli rapidamente.

Dato che l’emittente delle obbligazioni incluse in tali ETF è sempre uno Stato, il rischio di default è minimo e quindi gli ETF obbligazionari governativi vengono considerati i più sicuri della loro categoria. A fronte di tale sicurezza, tuttavia, le loro cedole sono piuttosto basse.

Per finire, gli ETF obbligazionari governativi sono inversamente correlati all’andamento dell’azionario, quindi sono una delle uniche classi di attività in grado di ottenere risultati positivi in periodi di crisi economica o forte incertezza (forse solo al pari dell’oro).

ETF obbligazionari corporate

Gli ETF obbligazionari corporate, a differenza di quelli governativi, investono su bond emessi da società private e banche di vario tipo. Offrono delle cedole più alte, ma sono anche meno sicuri.

Essi sono correlati all’andamento delle azioni: quando c’è un calo dell’azionario cala anche il valore delle obbligazioni corporate, dato che aumenta il rischio legato all’insolvenza delle aziende che hanno emesso tali titoli. Per questo motivo questi ETF aiutano molto meno a diversificare un portafoglio rispetto ai loro fratelli “governativi”.

Ci sono poi i cosiddetti ETF obbligazionari high yield, ovvero ad alto rendimento, che offrono delle cedole periodiche più elevate ma rappresentano un investimento ancora più rischioso, dato che gli enti che emettono le obbligazioni presentano un maggior rischio di default.

Leggi anche: ETF obbligazionari ad alto rendimento (high yield)

ETF obbligazionari paesi emergenti

Le obbligazioni non vengono emesse soltanto da governi e aziende di Paesi sviluppati, ma anche da enti situati e operanti in Paesi in via di sviluppo, come la Cina, l’India, il Brasile, il Messico, la Thailandia o la Russia.

I governi e le aziende di tali Paesi sono più instabili e spesso meno solidi da un punto di vista finanziario rispetto a Paesi come gli Stati Uniti, la Germania o la Svizzera, quindi le obbligazioni da essi emesse risultano più rischiose, ma garantiscono anche un rendimento molto più elevato agli investitori.

In una fase come questa, in cui le cedole sugli ETF obbligazionari europei sono estremamente basse (o addirittura in certi casi negative), può essere un’ottima idea diversificare il proprio portafoglio con ETF obbligazionari di paesi emergenti.

Tuttavia, dato che tali ETF sono legati alle valute dei Paesi che hanno emesso le obbligazioni sottostanti, l’investitore dovrà sostenere il rischio di cambio. Essendo tali valute molto instabili, può risultare conveniente investire in ETF con copertura valutaria in euro.

Leggi anche: ETF obbligazionari paesi emergenti

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