Se cerchi i migliori ETF caffè sul mercato sei nel posto giusto!
In questa guida ti andrò a mostrare cosa sono gli ETF caffè e quali sono i principali su cui è possibile investire. Andremo ad esplorare il funzionamento di questi strumenti finanziari nel dettaglio, in modo da darti una panoramica chiara di quale tipo di ritorno si possa avere da essi.
Partiamo subito da un breve excursus sul caffè, per poi andare dritti sugli strumenti veri e propri attualmente disponibili sul mercato degli ETF.
ETF caffè: cosa sono e come funzionano?
Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo, soprattutto in quello occidentale, visto che in Cina se ne stima un consumo pari ad una tazza all’anno e ad esso è preferito l’uso del tè.
Il suo consumo non fa che aumentare di anno in anno: dal 2020 ad oggi le vendite sono passate da 334 miliardi in valore a ben 460 miliardi. Gli Stati Uniti sono il più grande consumatore di caffè al mondo, con quasi 500 milioni di tazzine al giorno.

Anche le grandi marche del caffè, come Starbucks, Tim Hortons o Lavazza, riportano tassi di crescita costanti. Come vedremo in seguito, infatti, oltre ad investire negli ETF è possibile ottenere esposizione al mercato del caffè negoziando azioni di queste aziende.
Cosa sono gli ETF sul caffè?
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono sostanzialmente dei fondi composti da azioni, obbligazioni, titoli e altri tipi di asset, che vengono negoziati in borsa come normalissime azioni. La differenza è che garantiscono una maggior diversificazione agli investitori e quindi un minor rischio.
Alcuni ETF replicano l’andamento di un particolare indice, come l’S&P 500, oppure sono composti da diverse azioni e titoli. Nel caso degli ETF caffè, questi strumenti replicano gli indici di prezzo del caffè.
In particolare, gli ETF caffè attualmente disponibili in borsa replicano tutti lo stesso indice, cioè il Coffee Subindex Return, gestito da Bloomberg. Questo indice fornisce un prezzo medio del caffè trattato sui principali mercati mondiali.
Gli ETF caffè possono essere acquistati e venduti su tutti i maggiori broker europei e americani, come Degiro, eToro, XTB o Fineco.
Quali tipi di ETF ci sono?
Sebbene tutti questi ETF seguano lo stesso indice, la varietà di strumenti a disposizione non manca. Infatti è possibile adottare anche strategie più aggressive optando per gli ETF con leva o short, i quali espongono sì ad un maggiore rischio potenziale ma anche a maggiori profitti.
Oltre al classico ETF senza leva, infatti, puoi optare per due tipi di ETF:
- Leva 2x – quindi se l’indice di Bloomberg registra un +4%, tu ottieni un +8% (almeno teoricamente);
- Leva 3x – se l’indice registra un +4%, tu ottieni un +12%.
Inoltre, vale la pena ricordare che la maggior parte degli ETF caffè sono quotati in dollari, in quanto questa materia prima viene trattata sui mercati principali in questa valuta.
Migliori ETF caffè Borsa Italiana
Di seguito viene proposta la lista dettagliata dei migliori ETF sul caffè che puoi trovare su Borsa Italiana.
1. Wisdomtree Coffee
Ideale per chi cerca un prodotto abbastanza semplice e che si discosta meno dall’indice sottostante. Emesso nel 2006 da una delle società di gestione finanziaria più influenti al mondo, è il più scambiato tra gli ETF senza leva. La sua valuta di base è il dollaro americano.
Tra agosto 2021 e 2022 questo ETF ha registrato un +50%, una crescita importante data soprattutto dalla crisi dovuta alla guerra e all’aumento generale dei prezzi dei prodotti alimentari. Questo trend in crescita potrebbe perdurare ancora un po’, anche se è sempre meglio monitorare giorno per giorno la situazione, in modo da sfruttare il periodo più propizio.
Questo ETF è disponibile sulla borsa di Milano e puoi acquistarlo su vari broker, quello consigliato è Degiro. Infatti in termini di commissioni risulta essere molto più economico degli altri.
2. WisdomTree Coffee 2X Daily Leveraged
Emesso nel 2008, è semplicemente lo stesso ETF di prima ma a leva 2: questo implica rendimenti o perdite raddoppiate, almeno teoricamente, rispetto all’indice sottostante. Dico teoricamente perché in realtà il meccanismo non è perfetto, e la resa è un po’ inferiore.
Può quindi essere sia uno strumento molto profittevole che rischioso, in quanto oltre alla potenziale liquidazione, comporta anche costi di gestione superiori.
Anche in questo caso è possibile negoziarlo sulla borsa di Milano tramite Degiro.
3. WisdomTree Coffee 3X Daily Leveraged
Questo ETF sul caffè stato invece emesso nel 2015, ed è uno dei più rischiosi, in quanto tramite esso puoi triplicare profitti anche perdite. Tuttavia, prevede lo stesso costo di gestione di quello a leva 2x. Dunque, uno strumento adatto per tutti gli investitori inclini al rischio e preparati a sostenere eventuali perdite.
Anche questo ETF è disponibile sulla borsa di Milano e puoi acquistarlo su Degiro.
Investire nel caffè: alternative agli ETF
Come anticipato nell’introduzione, ci sono varie alternative agli ETF sul caffè. Infatti, per entrare nel mercato del caffè puoi anche investire in CFD, ovvero contratti derivati che permettono di speculare sull’aumento o sul calo dei prezzi dei mercati finanziari globali, come forex, indici, azioni e appunto materie prime tra cui il caffè.
Investire nel caffé tramite CFD
Investire sul caffè attraverso i CFD è abbastanza intuitivo. Grazie a questi contratti, infatti, investi senza acquistare fisicamente le azioni di una società, in modo tale da non incorrere in eventuali crash improvvisi che farebbero calare a picco le azioni e con esse i dividendi.
Ci sono vari broker sui quali puoi negoziare CFD, uno di questi è Plus500. Costituito nel 2008, costituisce uno dei più importanti broker al mondo, grazie alla varietà di prodotti disponibili (oltre 2000) e alla sua presenza internazionale.
L’altro broker da tenere in considerazione è eToro, popolare per il social trading, che ti permette di copiare le strategie dei migliori trader al mondo, oltre a prevedere commissioni molto contenute su tutti gli ETF. eToro è attivo dal 2006 e conta milioni di utenti attivi mensili.
Investire nel caffè tramite azioni
L’ultima alternativa è acquistare azioni in una o più società che vendono caffè. Per selezionare le aziende migliori, bisogna considerare due fattori:
- Redditività e tasso di crescita negli anni della specifica azienda;
- Diversificazione, ovvero acquistare azioni in società che vendono sia caffè che altri prodotti, per ridurre il rischio.
Alcuni esempi di società multi-prodotto sono: Nestlè (venditore di alimenti e bevande e venditore di prodotti legati ai marchi di caffè confezionato Nescafe e Nespresso), Starbucks (la più grande catena di caffetterie al mondo), J.M. Smucker (azienda alimentare diversificata e venditore di caffè confezionato con i marchi Folgers, Dunkin’ e Cafe Bustelo).
Tutte le azioni di queste società possono essere acquistate su eToro, uno dei Broker online più diffusi e famosi al mondo per acquistare azioni in società quotate in borsa, sfruttando le commissioni ridotte.
Conviene investire in ETF sul caffè?
In quest’ultima sezione dell’articolo rispondiamo alla seguente domanda: conviene investire nel caffè? La risposta è: dipende. Come sempre va considerata la tua strategia, l’orizzonte temporale del tuo investimento e il ritorno che desideri ottenere.
Il mercato del caffè, come in generale quello dei beni alimentari, tende a performare bene anche in periodi di rallentamento economico. Questo perché si tratta di titoli azionari difensivi, azioni di società che tendono a essere redditizie indipendentemente dallo stato dell’economia.
Questo succede perché tali aziende producono beni e servizi di cui la società non può fare a meno. Infatti, come abbiamo visto inizialmente, il caffè è diventato quasi una necessità per tutti, vista la crescita costante nel suo consumo.

Di conseguenza, per entrare al momento giusto nel mercato, vanno considerati alcuni aspetti principali:
- Orizzonte temporale – per investimenti sul lungo periodo sono consigliati strumenti più liquidi, come CFD o azioni. Questo perché non essendo volatili quanto gli ETF a leva visti prima, sono ideali per un investimento sul lungo periodo. Al contrario, gli ETF sono ottimi per investire sul breve e sfruttare le oscillazioni di prezzo per entrare in posizione;
- Panoramica Macro – spesso sottovalutata, l’analisi macroeconomica ti permette di prevedere eventuali rialzi, studiando semplicemente le decisioni delle banche centrali. Tendenzialmente, a rialzi di tassi corrispondono ribassi nel prezzo delle materie prime e viceversa;
- Produzione – è fondamentale analizzare i dati in tal senso, in quanto, se i prezzi delle materie prime sono troppo bassi, i produttori potrebbero tagliare la produzione causando una riduzione di scorte e quindi di produzione, comportando un aumento dei prezzi (è successo con il petrolio nel 2021).