Se cerchi i migliori ETF idrogeno sei nel posto giusto!
In questa guida ti mostrerò cosa sono gli ETF idrogeno e su quali è meglio investire. Approfondiremo il loro funzionamento per capirne il potenziale ritorno e selezionare quelli più interessanti.
Inoltre, in base alle opinioni sugli ETF idrogeno e alle nostre valutazioni cercheremo di capire se è conveniente entrare nel mercato già durante il 2023. Cominciamo prima da un breve excursus sull’idrogeno, per poi soffermarci sugli strumenti veri e propri attualmente disponibili su Borsa Italiana.
ETF idrogeno: informazioni riassuntive
📖 Cosa sono? | Fondi indicizzati e quotati in borsa, che permettono di ottenere esposizione al settore dell’idrogeno |
🔝 Quali sono i migliori? | L&G Hydrogen Economy UCITS ETF USD Acc, VanEck Hydrogen Economy UCITS ETF, BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Hydrogen Economy UCITS ETF |
📈 Dove negoziarli? | Degiro, eToro, XTB o Fineco |
Un’introduzione al mercato dell’idrogeno
L’idrogeno è un combustibile con un’elevata densità energetica, che non produce alcun tipo di emissioni inquinanti e potrebbe permetterci di risolvere la sfida energetica del nostro pianeta.
Purtroppo la sua produzione è alquanto complessa in quanto non si trova da solo in natura e per produrlo è necessario il contributo di un altro tipo di energia (quindi è un vettore energetico, non una fonte energetica). Tuttavia, con lo sviluppo delle tecnologie per ottenerlo a impatto zero grazie alle fonti rinnovabili, si apre un nuovo scenario.
Investire nel settore dell’idrogeno significa investire nella green energy e quindi sostenere società che sono impegnate direttamente o indirettamente nella sua produzione a zero emissioni e nella riduzione del costo per ottenerlo, rispetto ad altre fonti di energia come il gas naturale.

Come si vede dal grafico qui sopra, la domanda di idrogeno nel mondo è in continuo aumento e, in base alle proiezioni per il 2030, dovrebbe ancora quasi raddoppiare. Non c’è quindi da stupirsi che le aziende operanti in tale settore siano in così forte crescita, e che tanti investitori vedano l’idrogeno come un’ottima opportunità per ottenere buoni guadagni.
Di seguito, vedremo quali sono gli strumenti finanziari più adatti per ottenere un’esposizione a questo mercato: gli ETF idrogeno.
ETF idrogeno: cosa sono e come funzionano
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono dei fondi legati ad un indice di mercato, che vengono negoziati in borsa come normalissime azioni. Esistono ETF azionari, obbligazionari o legati ad una o più materie prime.
Nel caso degli ETF idrogeno, si tratta di fondi che investono in un paniere diversificato di aziende legate all’industria dell’idrogeno. Investendo in uno di tali strumenti finanziari è possibile ottenere un’esposizione indiretta al prezzo di questo vettore energetico, senza doverlo acquistare direttamente.
Gli ETF idrogeno possono essere acquistati e venduti su tutti i maggiori broker europei e americani, come Degiro, eToro, XTB o Fineco. Alcuni di tali ETF sono quotati anche presso Borsa Italiana.
Migliori ETF idrogeno su Borsa Italiana
Di seguito viene proposta la lista dettagliata dei migliori ETF idrogeno in questo momento.
1. L&G Hydrogen Economy UCITS ETF USD Acc
ISIN | IE00BMYDM794 |
Capitalizzazione di mercato | 533 mio |
TER | 0.49% |
Replica | Totale |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
L&G Hydrogen Economy UCITS ETF mira a replicare la performance del Solactive Hydrogen Economy Index NTR, al cui interno sono contenute società che contribuiscono a obiettivi ambientali e seguono buone prassi di governance.
L’indice è composto per il 36% da titoli di società statunitensi e 15% europee, le quali operano nel settore industriale e siderurgico.
Al suo interno sono incluse società attivamente impegnate nella catena di valore dell’industria dell’idrogeno, quindi attività di apporto energia, produzione, trasporto, immagazzinamento e uso finale. Sono escluse tutte quelle che generano entrate consistenti dall’estrazione di carbone.
Il fondo è offerto da LGIM, uno dei più grandi gestori patrimoniali d’Europa. Il Team di gestione del fondo è composto da 25 gestori e due analisti, con un’esperienza di settore media pari a 15 anni. Puoi acquistare l’ETF su Degiro.
2. VanEck Hydrogen Economy UCITS ETF
ISIN | IE00BMDH1538 |
Capitalizzazione di mercato | 116 mio |
TER | 0.55% |
Replica | Totale |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Il VanEck Hydrogen Economy UCITS ETF investe in un portafoglio di titoli azionari con l’obiettivo di fornire rendimenti d’investimento vicini alla performance del MVIS Global Hydrogen Economy Index ed è attualmente il secondo ETF idrogeno per capitalizzazione di mercato.
La sua composizione rispecchia bene o male l’ETF visto precedentemente con gli Stati Uniti in testa (31%) e a seguire UK (16%). Le società incluse operano nella produzione, stoccaggio e distribuzione di gas industriali, anche da fonti rinnovabili.
Ad esempio, al suo interno troviamo Nel ASA, azienda globale con sede in Norvegia che produce, immagazzina e distribuisce idrogeno da fonti energetiche rinnovabili. Inoltre, troviamo Air Liquide e Linde Plc, le due più grandi multinazionali del settore che forniscono gas industriale all’industria sanitaria, chimica e manifatturiera in più di 80 paesi.
Il fondo è stato lanciato il 26 marzo 2021, quindi è piuttosto recente, ma presenta già un capitalizzazione di mercato superiore ai 10 milioni di euro. La politica sui dividendi è di accumulazione ed i costi di gestione sono pari allo 0,55% annuo.
L’ETF è gestito da VanEck e può essere comodamente acquistato su Borsa Italiana tramite i broker Degiro e Fineco.
3. BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Hydrogen Economy UCITS ETF
ISIN | IE00BMDH1538 |
Capitalizzazione di mercato | 6 mio |
TER | 0.30% |
Replica | Totale |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Questo terzo ETF sull’idrogeno è il meno capitalizzato in assoluto tra quelli quotati su Borsa Italiana, ma risulta comunque interessante. È stato lanciato nel 2022 dal gruppo bancario BNP Paribas.
Il fondo intende replicare il rendimento dell’Indice ECPI Global ESG Hydrogen Economy (NR), costituito da società coinvolte nel settore dell’idrogeno, selezionate in base a criteri ambientali, sociali e di governance (ESG).
La sua composizione è sempre a preponderanza di società statunitensi che compongono il 23% del portafoglio, seguite da un buon 16% delle francesi. L’86% di esse riguarda 3 settori: pubblica utilità, materie prime e industria.
Anche qui troviamo Air Liquide e Linde Plc già viste precedentemente, ma anche Électricité de France S.A., una multinazionale francese controllata prevalentemente dallo stato. Tuttavia, la società più rilevante è SSAB AB, società svedese fondata nel 1978, specializzata nella lavorazione di materie prime per la produzione di acciaio, in prima linea nella decarbonizzazione dell’industria siderurgica.
L’ETF ha una politica di accumulazione dei dividendi ed i costi di gestione sono molto bassi, pari allo 0,30% annuo. Puoi acquistarlo su Borsa Italiana tramite il broker Degiro.
Investire in idrogeno: alternative agli ETF
In questa sezione vediamo tre metodi alternativi agli ETF per investire in idrogeno.
Investire in idrogeno tramite CFD
Gli ETF non sono l’unico strumento tramite cui ottenere esposizione all’idrogeno. Infatti, per entrare in questo mercato puoi anche investire in CFD, ovvero contratti derivati che permettono di speculare sull’aumento o sul calo dei prezzi di un determinato asset.
Grazie a questi contratti investi senza acquistare fisicamente le azioni di una società, attraverso degli strumenti che ne emulano l’andamento.
I CFD sono degli strumenti flessibili, ideali per aprire posizioni intraday o settimanali, quindi fatti a posta per i trader. Ti permettono ad esempio di utilizzare la leva finanziaria, oppure di aprire una posizione short.
Ci sono vari broker sui quali puoi negoziare CFD sull’idrogeno ed uno di questi è Plus500. Costituito nel 2008, rappresenta uno dei più importanti broker al mondo, grazie alla varietà di prodotti disponibili (oltre 2000) e alla sua presenza internazionale.
Investire in idrogeno tramite uno Smart Portfolio
L’altro broker da tenere in considerazione è eToro, popolare per il social trading, che ti permette di copiare le strategie dei migliori trader al mondo, oltre a prevedere commissioni molto contenute su tutti gli ETF.
eToro offre CFD sull’idrogeno, ma anche un portafoglio di investimenti interamente dedicato al trend della green energy: Future Of Power (che trovi qui).

Al suo interno sono contenute società molto interessanti come Plug Power (che vediamo nel paragrafo successivo), Orsted (multinazionale danese che sviluppa, costruisce e gestisce parchi eolici offshore in Europa, Stati Uniti e Asia) e Wolfspeed (principale innovatore e produttore mondiale di semiconduttori a banda larga, superiori alle tecnologie tradizionali nella conservazione dell’energia).
Investire in idrogeno tramite azioni
Premettendo che non tutto l’idrogeno sia 100% green e che solo alcune società puntano davvero sulla ricerca e sviluppo di nuovi metodi per produrlo riducendo i suoi costi, vediamo di seguito 3 aziende che a nostro avviso potranno giocare un ruolo da protagonista in questa industria.
AIR PRODUCTS
Attualmente uno dei più grandi provider di gas industriali, ha in cantiere ben 3 progetti riguardo l’idrogeno che la posizionano in pole position tra le big del settore:
- Progetto di idrogeno blu in Louisiana (US) da 4.5 miliardi;
- Una joint venture in Arabia Saudita da 7 miliardi, progetto riguardante l’idrogeno carbon-free;
- Progetto di idrogeno net-zero in Canada.
PLUG POWER
Sta costruendo un’infrastruttura che consente la ricarica di veicoli elettrici nel Nord America, completamente a zero emissioni. Ha ambizioni importanti che la classificano come uno dei compratori di idrogeno più importanti sul mercato. Il suo scopo ultimo è creare la prima infrastruttura di ricarica completamente green e questo la posiziona come tra i leader di categoria. Assolutamente da seguire.
BLOOM ENERGY
Bloom Energy Corporation progetta, produce e vende sistemi di celle a combustibile ad ossido solido per la generazione di energia in loco; ha sede a San Jose in California e ha il suo mercato in: Stati Uniti, Giappone, Cina, India e nella Repubblica di Corea.
Il suo prodotto chiave è il Bloom Energy Server, piattaforma di generazione di energia che converte gas naturale, biogas o idrogeno a bassa pressione, in elettricità attraverso un processo elettrochimico senza combustione. Questa è una vera innovazione nel campo della produzione di energia elettrica pulita.
Conviene investire negli ETF sull’idrogeno?
Attualmente non ci sono le condizioni tali per cui l’idrogeno possa effettivamente sostituire il gas naturale o le altre fonti di energia più impattanti sul pianeta. Tuttavia, con la tecnologia in rapido sviluppo il passaggio a un idrogeno 100% green e a costi ridotti potrebbe avvicinarsi.
La domanda di idrogeno, intanto, aumenta di anno in anno. Alcuni analisti stimano che il valore di questo mercato possa arrivare a toccare addirittura 10 trilioni di dollari in futuro, quindi investire in un ETF sull’idrogeno nel 2023 potrebbe essere una saggia scelta di lungo periodo.